venerdì 29 ottobre 2010

La fontana delle tartarughe

Iniziamo questo percorso per l'Italia con un luogo che mi riporta all'infanzia e che è legato a mia sorella. Non ricordo come fosse venuta a conoscenza di questa graziosa fontana, quello che però ricordo con certezza è che ci costrinse a cercarla e ad andarla a visitare. 
Non si trova in una grande piazza e se la volete trovare probabilmente vi dovrete prima perdere per le viuzze del rione Sant'Angelo, che ospita l'antico Ghetto della città. La meta della nostra passeggiata non si trova in una strada per la quale si passa normalmente. Scoprirete in questo modo, non soltanto questo piccolo gioiellino, ma anche un quartiere che ancora profuma di antico.

La piccola piazzetta che la ospita prende il nome dalla potente famiglia Mattei che possedeva i palazzi intorno alla fontana. 
L'arroganza del potere, si sa, non è una questione che riguarda solamente i nostri giorni...sentite questa storia e giudicate.


Subito dopo il restauro dell'acquedotto dell'Aqua Virgo, terminato nel 1570, venne progettata anche l’edificazione di un certo numero di fontane, una delle quali era stata prevista nella piazza Giudia (ora scomparsa), sede di mercato, ma per le pressioni di Muzio Mattei venne invece costruita nella vicina piazza davanti al suo palazzo: in cambio la famiglia si impegnava a pavimentare la piazza e a tener pulita la fontana.

La leggenda popolare narra che il duca Mattei, il cui palazzo si affaccia sulla piazza cha alloggia la fontana, per stupire il futuro suocero (che non voleva concedergli la figlia in moglie), facesse realizzare in una sola notte la fontana. Il giorno successivo fece affacciare la promessa sposa con il padre alla finestra per ammirare l'opera. Quindi, perché nessun altro potesse più godere dello stesso spettacolo il giovane duca fece murare la finestra che così è arrivata a noi.
Il punto debole della leggenda (oltre all'improbabile celerità della realizzazione) è che mentre la fontana è del 1581-88, il palazzo fu costruito più tardi, solo nel 1616!

La fontana è costituita da una vasca quadrata con spigoli arrotondati, che ospita al centro un basamento con quattro conchiglie in marmo portasanta , il quale a sua volta sorregge un bacino rotondo in marmo africano bigio, con testine di putti sotto l'orlo, dalle cui bocche aperte deborda nella vasca l'acqua in eccesso. L’intera struttura poggiava su una base a gradini.
Alla struttura architettonica si aggiungono le sculture: i quattro efebi in bronzo disposti in pose uguali e simmetriche, poggiano il piede su dei delfini, di cui tengono in mano la coda e dalla cui bocca sgorga l'acqua che si raccoglie nelle conchiglie, mentre l'altro braccio degli efebi è sollevato sull'orlo della vasca.

Ma dove si trova questo gioiellino?

10 commenti:

Unknown ha detto...

Buonasera,
Ho fatto una piccola ricerca e ho trovato questo: La fontana delle tartarughe si trova nella piazza Mattei. Si arriva per il rione di St'angelo ed è anche vicino a Largo Argentina. Credo che l'ho vista quando sono stato a Roma 3 anni fa.
Saluti.
María Jesús

Giulia ha detto...

Sì, María Jesús,
hai indovinato. Ti è piaciuta questa singolare fontana?
Molto, molto carina, no?

Anonimo ha detto...

Buonasera,
Penso di aver visitato questa fonte, quando ero a Roma moli anni fa.
Ma non trovo la foto sul mio computer
Il mese prossimo vado a Roma per le vacanze e visitare questa fonte.
Ora anche, so la storia della fonte.

dechicagrande@gmail.com ha detto...

Questa fontana si trova a Roma, ma no ricordo bene dove é.
Bella bella fontana

Giulia ha detto...

Attenta Raquel,
NON ricordo bene dov'è...il NO si utilizza solamente per dire SÌ/NO.
nelle frasi negative è sempre NON.

Nusky ha detto...

Ciao!

Non sono mai andata a Roma, ne potete credere? Mi piacerebbe tantissimo andarci...forse il prossimo anno, in Settimana Santa. Penso che la primavera é un bel tempo per visitare Roma, no?

Giulia ha detto...

Roma è stupenda in ogni stagione, ma è vero che in primavera ha una luce particolare...
Piccola correzione grammaticale:

Il verbo CREDERE regge la preposizione A, credere a qualcosa;
Nella frase di Nusky: potete credere AL fatto che non sono mai stata a Roma?
Con la preposizione A il pronome non è NE, ma CI:

La frase corretta è dunque:

CI potete credere?

Nusky bisogna porre rimedio e andare a Roma al più presto, magari a Pasqua!

Sara B. (2º Básico) ha detto...

Ciao a tutti!

Sono stata due volti a Roma, e non ho visto questa fontana! Devo ritornare un'altra volta per vèderla. È una bella fontana, e mi ricorda un po' a la fontana dei quattro fiumi di Bernini.
La leggenda popolare è molto interessante, ma io penso que non é possibile costruire una fontana in una notte :)

Unknown ha detto...

Sì Giulia, mi ha piaciuto molto. a Roma si trovano molte piccole piazze piene di storia e d'arte. Besta andare a piedi per la città e stare atento.
Saluti.
María Jesús

Unknown ha detto...

Voleva dire: Basta andare....