mercoledì 14 gennaio 2009

Pensando a Fabrizio De André...

In questi giorni, in Italia, si sta ricordando un artista grandissimo, probabilmente, come è stato definito da molti, il maggiore poeta italiano del '900, morto troppo presto...Fabrizio De André.
Vi invito, se non lo conoscete già, a scoprirlo, cercare i suoi video, leggere le parole delle sue canzoni e spero che impariate ad amarlo.
La sua non è una musica assordante, gridata, ma è una musica che ti rimane dentro, che fa riflettere, pensare. Canta il mondo degli ultimi, degli emarginati, di chi, in questa società, non ha un posto. E come non ricordare le sue canzoni sulle prostitute (come "Bocca di rosa" e "Via del campo") o quella del maggio della contestazione ("Canzone del maggio"), ma anche la "Canzone di Marinella", tratta da un fatto di cronaca, la violenza sulle donne, o "La canzone di Piero", vero e proprio inno senza tempo contro la guerra...
La lista potrebbe essere infinita, ma vi invito a scoprirlo da soli, a poco a poco, lasciandovi guidare dal vostro intuito.
De André aveva scelto di fare della Sardegna la sua terra, il suo rifugio e allora, da sarda, vi lascio il video di una canzone in gallurese...cercate, se volete, la traduzione in italiano, ma a volte per emozionarsi non è necessario comprendere le parole...



Se poi vi va di vedere un bellissimo programma che racconta Faber, allora seguite questo link:
http://www.chetempochefa.rai.it/TE_videoteca/1,10916,1094727,00.html

Io, da parte mia, a lezione vi metterò qualche canzone, ma questa volta senza esercizi, semplicemente per il piacere di ascoltare della buona musica e dell'ottima poesia, di quella che fa sognare...

3 commenti:

Nusky ha detto...

Ciao a tutti!
Io sono molto felice per la tua invitazione al blog, Giulia, ma penso che per gli studenti di primo anno di italiano sera un po difficile partecipare. Prometto di leggere almeno.

Giulia ha detto...

Ognuno è libero di partecipare come può e come vuole...vedi, stai già partecipando!!!
Benvenuta!

Anonimo ha detto...

Come mi piace ascoltare Fabrizio de André! E una pena che sia morto cosí giovane.
Saluto a tutti.
Un bacio.