mercoledì 3 marzo 2010

Una parola al giorno...

Buongiorno a tutti/e. Oggi il dizionario Zanichelli mi ha mandato una parola carina e abbastanza diffusa e così ho deciso di presentarvela.

♣ appìglio [da appigliarsi ☼ 1824] s. m.
1 Punto di appoggio o di sostegno: trovare un a.
Nell'alpinismo, asperità della roccia su cui si esercita con le mani gener. una trazione A. rovescio, quello che viene sfruttato in trazione dal basso verso l'alto (milit.) A. tattico, ogni rilievo del terreno favorevole all'azione di un piccolo reparto.
2 (fig.) Pretesto, occasione: cercare un a. per giustificarsi.


♣ appigliàrsi [comp. di a- (2) e pigliare ☼ av. 1250]
A v. rifl. (io mi appìglio)· Aggrapparsi a un sostegno: a. al braccio di qlcu. per non cadere in terra.
B v. intr. pron.1 (raro) Appiccarsi, estendersi: Lo ingordo foco s'appiglia nelle legne (LEONARDO) Abbarbicarsi: l'edera s'appiglia ai rami.2 (fig.) Attenersi: a. a un partito, a un inutile pretesto; e veggio 'l meglio, et al peggior m'appiglio (PETRARCA).

Questo verbo, per chissà quale associazione mentale, mi ha fatto venire in mente un modo di dire italiano che serve per indicare un tentativo maldestro di difendere qualcosa di indifendibile. Per farvi capire meglio cosa voglio dire, immaginate la seguente scena:
"Una mamma ha scoperto che suo figlio ha saltato la scuola e il ragazzino cerca di trovare delle scuse, ma non sa proprio come venire fuori dalla situazione: si arrampica sugli specchi".

Vi immaginate che difficile dev'essere arrampicarsi sugli specchi?

Alla prossima...

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