venerdì 22 gennaio 2010

Una parola al giorno...

Inauguriamo oggi una nuova rubrica: "Una parola al giorno".
Non si tratta di un'idea originale, nel senso che il merito è tutto dello Zingarelli, un importante dizionario italiano. Forse ad alcuni di voi l'ho già detto. È possibile ricevere tutti i giorni una parola (o un paio dello stesso campo semantico)con la corrispondente spiegazione.
Mi sembra molto utile per conoscere vocaboli nuovi o per ripassare quelli che già si sanno...
Insomma l'idea è questa. Ogni giorno io copierò la parola e la definizione qua sul blog. Il vostro impegno può essere quello di leggere semplicemente la parola o, meglio ancora, quello di scrivere una breve frase come esempio per dimostrare che avete compreso il significato della parola in questione. Che vi sembra? Ciò non vuol dire che lasceremo da parte altri post ed argomenti...



Iniziamo!!

♣ rossóre
s. m.
1 Colorito rosso assunto dalla pelle spec. del viso per pudore, vergogna, ira o rabbia: sentirsi salire il r. alle guance (fig.) Vergogna, pudore: uomo senza r.; non sentire r. Il r. è sparito dalla sua faccia, (fig.) non si vergogna più di niente.
2 (lett.) Colore rosso: un picciol fiumicello, / lo cui r. ancor mi raccapriccia (DANTE Inf. XIV, 77-78). SIN. Rossezza.

♣ erubescènza
[vc. dotta, lat. tardo erubescĕntia(m), da erubēscens, genit. erubescĕntis ‘erubescente’ ☼ 1354]
s. f.
· (lett.) Rossore causato da pudore, vergogna ecc.

♣ eritrofobìa
[comp. di eritro- e -fobia ☼ 1956]
s. f.
· (psicol.) Paura ossessiva di arrossire. SIN. Ereutofobia.


Come vi sembrano questi tre primi vocaboli? Il più comune, ovviamente, è il primo, gli altri li potete leggere per curiosità, mentre il primo sì che viene usato e che vi potrebbe servire...


Vi propongo un primo esercizio. Riuscite a spiegare le abbreviazioni?

s.m./fig./vc.dotta/lat.tardo/genit./☼ /lett./comp./s. f.

7 commenti:

Nusky ha detto...

Ciao
Io dico tre, le tre più facile:
-s.m. Sostantivo maschile
-s.f. sostantivo feminile
-comp. Composto

Ma ho una domanda: Arrosire è un sinonimo di salire ir rossóre?
E un'altra domanda: perchè l'acento di rossóre è come l'espagnolo? magari è un errore? pensavo che in italiano unicamente c'era l'acento "llano" (verso la sinistra)
È il vostro turno!

Giulia ha detto...

Ciao Nusky!
Rispondo alle tue domande, anche se realmente la prima non l'ho capita...ARROSSIRE è sinonimo di DIVENTARE ROSSI (in faccia).
In italiano esistono tutti e due gli accenti, anche se quello acuto (come in spagnolo) si usa solo per le vocali E ed O.
L'accento grave (`) si usa sulle vocali a,i, u e sulle vocali e ed o di suono aperto.

Quello più comune è l'accento grave, l'acuto si usa in parole come perché o né...

Nel dizionario ti segnalano l'accento, ma quando scrivi è obbligatorio metterlo solamente in alcuni casi. Qualcuno di voi si ricorda in quali?

Altrimenti lo dico io...

Nusky ha detto...

Davvero? due accenti come in francese? questo è un incubo!!!
Ma sono tranquila, perché sicuro che fino a quinto anno non li impariamo, no? :o(

Giulia ha detto...

puoi stare ancora più tranquilla...non ve li insegnerò proprio perché realmente non li usiamo...quando scriviamo al computer, il computer automaticamente lo cambia (in acuto o grave) e lo usiamo solamente quando va sull'ultima...ti ho tranquillizzato? eh eh

Anonimo ha detto...

adesso sono più tranquilo! :)

Giulia ha detto...

Ah ah...magari metto un post sugli accenti qua sul blog e così diventano chiari a tutti!
Lo intitolerò "Il fantastico mondo degli accenti" oppure "Alla ricerca dell'accento perduto"...che ne dite?

Gabriela ha detto...

Ciao Giulia : Ho da dirti che questa ultima rubrica mi è piaciuta.È proprio vero che sarà una maniera di arrichire il nostro lessico.Però se dovessi sceglierene non so se sceglierei le stessi parole dato che sono un po' speciali. Ma cercherò di utilizzarle.Sarebbe anche una buona idea fare una revisione sugli accenti.
In riferimento alle abbreviazioni il cui significato mancava ti dico
-fig.senso figurato
-vc. dotta voce colta
-genit. genitivo
-lett. letterario
-lat. tardo latino tardo
-☼ seguito da una data indicarebbe
nel caso di una persona la data della sua nascita; nel caso di una parola la data in cui è stata aggiunta al dizionario.